TRAGEDIA NELLA NOTTE A SAN VITTORE, MUORE IN CELLA IN UN INCENDIO UN RAGAZZO DI 18 ANNI
A San Vittore si registra un sovraffollamento di oltre il 247% - le condizioni detentive e di chi lavora all’interno dell’istituto sono drammatiche – così commenta il Presidente Antonino La Lumia. - È un mondo inimmaginabile e lontano per i cittadini, ma di cui le istituzioni si devono fare carico unite. La realtà del carcere non ha bisogno di strumentalizzazioni o rappresentazioni di propaganda. È fondamentale mettere in campo un lavoro istituzionale unitario, che vada oltre le appartenenze politiche. In gioco c’è il nostro senso di umanità e di civiltà. Non vi è alcun dubbio sul fatto che i reati debbano essere puniti; il punto è affrontare le reali necessità di un mondo complesso. Occorrono interventi del governo decisi e urgenti anche dal punto di vista dell’aumento del numero di personale specializzato in grado di affrontare gli aspetti psichiatrici e che si affianchi alla polizia penitenziaria.”
“Negli anni la popolazione carceraria è notevolmente mutata – così commenta la Consigliera Beatrice Saldarini, coordinatrice della Commissione Carcere dell’Ordine degli Avvocati di Milano – oggi i detenuti per reati comuni sono persone che sono ai margini della società, affetti da gravi disagi psichici e tossicodipendenti. In una realtà come la casa circondariale di San Vittore le emergenze non riguardano “solo” il sovraffollamento, bensì la drammatica composizione della popolazione carceraria a cui il personale deve fare fronte senza disporre dei mezzi adeguati. Quando si parla di carcere è necessario approfondire il tema, considerandone le differenti realtà che lo compongono.”
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Corriere della Sera Milano