Vademecum per il giudice del monitorio sulle clausole abusive nei contratti consumeristici alla luce della sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite n. 9479/2023 e modello Ricorso monitorio
A seguito della pubblicazione della sentenza n. 9479/2023 emessa dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite in materia di clausole contrattuali abusive e tutela del consumatore, su impulso del Presidente del Tribunale di Milano è stato costituito un tavolo di lavoro - al quale hanno partecipato Giudici, Consiglieri dell’Ordine degli Avvocati di Milano e Rappresentanti della Camera Civile di Milano - con il compito di elaborare documenti di sintesi diretti a fornire un ausilio ai giudici del monitorio nel compimento del doveroso controllo in merito all'effettiva abusività o meno delle clausole poste a fondamento della pretesa creditoria contenute nei contratti stipulati con i consumatori.
All’esito dei lavori, sono stati elaborati due documenti:
- un “Vademecum per il giudice del monitorio sulle clausole abusive nei contratti consumeristici alla luce della sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite n. 9479/2023 e modello Ricorso monitorio” (nello stesso documento si precisa che il contributo «non è rivolto a dare direttive o indicazioni vincolanti ai giudici in merito all'effettiva abusività o meno delle clausole segnalate, né intende sostituire la valutazione ed il convincimento del singolo giudice in merito alla eventuale nullità delle clausole, bensì - più limitatamente - si propone di fornire ai giudici gli strumenti per consentire in maniera veloce e consapevole di eseguire preventivamente in sede monitoria un controllo efficace e diretto in merito ai profili suscettibili di fornire indizi di abusività su singole clausole presenti nei contratti conclusi con consumatori»);
- un modello di “Ricorso per decreto ingiuntivo ex artt. 633 e ss. c.p.c.”, integrato secondo le indicazioni fornite dalla Corte di Cassazione a Sezione Unite nella sentenza n. 9479/2023, il cui fine è quello di orientare l'avvocato del ricorrente a documentare, sin dal deposito del ricorso, tutti gli elementi occorrenti al giudice del monitorio per svolgere le doverose verifiche di abusività sulle clausole presenti nei contratti conclusi con consumatori, e così evitare richieste di integrazione documentale da parte del giudice che potrebbero allungare i tempi del procedimento, con grave compromissione degli obiettivi di speditezza della giurisdizione.